Storia del rubinetto: un’invenzione che arriva da lontano

Ti sei mai chiesto quale sia stata la storia del rubinetto, l’oggetto di uso quotidiano che oggi diamo tutti per scontato?

In qualsiasi momento della giornata il miscelatore ci viene in aiuto: dalla semplice igiene personale, ai sistemi di lavaggio in cucina o in lavanderia.

Da dove deriva la parola rubinetto?  Dal francese robinet, diminutivo del nome proprio Robin, che si dava popolarmente ai montoni: le chiavette dei rubinetti infatti avevano in passato spesso la forma di una testa di animale, in particolare di montone.

Ma ti sei mai chiesto come sono nati questi sistemi idrici? Vediamolo insieme.

Storia del rubinetto: l’epoca romana

Abbiamo già parlato in un altro articolo della storia del bagno – un discorso più generale. Oggi approfondiamo la categoria miscelatori e rubinetti.

Le prime testimonianze di quelli che oggi conosciamo come rubinetti appaiono in epoca romana. Durante l’Impero fu inventato il così detto rubinetto “maschio”: si trattava di un semplicissimo (oggi semplice, all’epoca rivoluzionario) sistema per cui la valvola cilindrica consentiva all’acqua di essere pompata.

Non solo rubinetto, anche miscelatore.

Il sistema di miscelazione era costituito da tre vasche: una di acqua caldissima, una di acqua freddissima e la terza in cui le due precedenti andavano a confluire. Si sviluppò una vera attività industriale di produzione di rubinetti, all’epoca conosciuti come valvulae

Non dimentichiamo che un’invenzione come questa fu una vera e propria rivoluzione!

Il Medioevo

In epoca Medievale, non molti secoli dopo l’invenzione del primo rubinetto, si ebbe un peggioramento della rete idrica e fognaria. Le invasioni barbariche non risparmiarono nemmeno gli acquedotti.

Questo significò un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie: un fisiologico passo indietro dettato dagli eventi.

Furono principalmente i monasteri – portatori di tecnologia oltre che di sapieza – a mantenere gli impianti di rifornimento idrico per gli scarichi. 

La storia del rubinetto continua: nelle vicinanze dei refettori dei monasteri capitava non di rado di vedere un lavabo. Accanto al lavabo un becco di rame o di ottone da cui scaturiva uno zampillo di acqua corrente. 

Per ben 200 anni – dal 1100 fino al 1300 – questi rubinetti cambiarono forma, inserendosi perfettamente nel contesto iconografico medievale: i rubinetti venivano infatti prodotti con raffigurazioni animali o umane.

Il rubinetto a vite e l’invenzione del miscelatore monocomando

Per secoli gli esseri umani hanno utilizzato prototipi di quelli che sarebbero stati gli oggetti di uso quotidiano in assoluto più utilizzati. Ma per il rubinetto a vite – che ha rivoluzionato il modo in cui possiamo controllare questa risorsa – dobbiamo aspettare il 1800.

Un commerciante inglese di nome Thomas Grill realizzò la prima opera ingegneristica legata all’idraulica.

Grazie alla sua invenzione oggi siamo in grado di regolare a nostro piacimento la portata dell’acqua. 

L’età contemporanea

Saltiamo di altri 100 anni e facciamo capolino negli anni ’70 del Novecento.

Proprio in questo momento inizia a diffondersi un nuovo tipo di sistema, completamente rivoluzionario: il miscelatore monocomando a disco ceramico, lo stesso che utilizziamo tutti nelle nostre case.

Era il 1975.

Oggi abbiamo fatto passi da gigante. Abbiamo inserito nelle nostre case oggetti tecnologici che aiutano i tradizionali sistemi a essere più efficienti. Si tratta di quella che chiamiamo domotica. Ma questa è un’altra storia… 🙂

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