Oggi metto in campo una delle due squadre Deghi: la Deghi Lecce.
Deghi Lecce è in promozione.
Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di rischiare?
Deghi è anche calcio
Deghi Lecce, prima in classifica, è il compimento di una passione, di un sogno che diventa realtà.
Deghi Lecce è soprattutto aspettative per il futuro.
Un successo che significa fiducia per un gruppo di giovani calciatori, molti dei quali lavoratori negli uffici e nel magazzino dell’azienda, che vedono in Deghi Lecce la concreta realizzazione di un sogno, di un futuro possibile.
C’è una frase, una specie di mantra, che mi da la forza di guardare sempre avanti con energia. “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu voglia realizzare… quello che conta è OSARE!”
La Deghi Lecce è una squadra ri-nata a settembre 2016. Un vero sogno per un collettivo così giovane che ha fatto dell’impegno e della determinazione l’unico modo di fare risultato.
E questo risultato ce l’abbiamo oggi davanti ai nostri occhi.
Gli investimenti, la tenacia dei ragazzi, la grinta del mister Francesco Rollo…
Non potevo immaginare, 7 mesi fa, che questa squadra sarebbe arrivata fin qui. E invece eccola che arriva. La promozione.
Per i ragazzi della Deghi Lecce questa non è soltanto una vittoria, ma il raggiungimento di un obiettivo che ha come base di partenza il verbo osare.
Il rischio, d’altra parte, è anche questo: mettere tutto quello che si ha sul campo e lasciare da parte la paura, non senza una buona dose di sana competizione.
Mi piace pensare che ogni goal segnato è stato sempre un’invenzione, è stata una continua sovversione del codice: ogni goal è stato stupore, folgorazione, ovazione, vittoria.
“Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione … Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro.”
La nostra squadra è anche amore per il nostro prezioso territorio.
Se mi dovessero chiedere perché rimango, rispondo:
Io rimango perché voglio combattere ancora tante battaglie per la mia terra.
Rimango perché il mio territorio così particolare e unico diventi per i nostri giovani un laboratorio di attività, un mezzo per esprimere le proprie passioni.
Perché i nostri paesi, i borghi, le nostre città, antiche e bellissime, si salvino dallo spopolamento e dalla noia.
Soltanto una parola: GRAZIE!
